È bandito il “Premio Letterario Internazionale IL TRATTURO MAGNO” V^ edizione

È bandito il “Premio Letterario Internazionale IL TRATTURO MAGNO” V^ edizione, la cui cerimonia di premiazione si terrà nella città de L’Aquila sabato 25 ottobre 2025, presso Palazzo Margherita.

I Tratturi: una rete di antichi percorsi che ci raccontano la storia di ieri e ci prospettano un futuro di rigenerazione sociale ed economica dei territori attraversati.

La pastorizia transumante, che genera i Tratturi sul territorio italiano, si affermò nel corso della rivoluzione neolitica, (in Italia intorno al 4000 a.c.), con variazioni spazio-temporali tra le diverse regioni. Le radici del fenomeno si possono trovare nelle antichissime abitudini dell’uomo che, seguendo sia il proprio istinto sia il moto delle stelle, il corso dei fiumi e i pascoli per il bestiame, divenne migrante periodico. Prima che Roma incidesse sulla penisola con il più grande disegno stradale dell’antichità, i Tratturi erano già in uso nei traffici commerciali e spostamenti umani. Il termine Tratturo comparve durante gli ultimi secoli dell’impero romano, come deformazione del termine latino tractoria; tale vocabolo, nei Codici di Teodosio (401-460) e di Giustiniano (482-565),  designava il privilegio dell’uso gratuito del suolo di proprietà dello Stato, che venne esteso, in tal senso, al transito delle greggi.

La transumanza ha costituito, nella realtà storica, un fenomeno molto complesso, che ha coinvolto diversi aspetti della vita e della cultura dei popoli che hanno vissuto questa esperienza. Nata come migrazione spontanea degli animali che seguivano i pascoli più verdi, nel IV secolo a. c. divenne un fenomeno gestito e controllato dal popolo dei Sanniti e già nel VII secolo a.c. i Dauni dell’antica Arpi (nome della città di Foggia, derivante dal greco) trattavano dei pascoli con la tribù dei Marsicani del piano del Fucino.

Per la natura specifica dei territori d’Abruzzo, ivi si affermano l’allevamento ovino e la “transumanza inversa”, ovvero la consuetudine dei pastori di risiedere stabilmente con le famiglie nelle città di montagna e di scendere in pianura in inverno; in altri paesi europei, si risiedeva vicino al mare e si andava d’estate in montagna. Questo fenomeno segna il paesaggio, condiziona la nascita di città, centri religiosi e fiere che si sviluppano lungo il tracciato dei Tratturi. Consolidatasi in epoca romana, con il potere centralizzato, in grado di gestire i pascoli in montagna ed in pianura, la pastorizia transumante si riduce con la frantumazione del governo del territorio nel periodo dell’Alto Medioevo; riprende dopo l’anno Mille con i Normanni, con Federico II, con gli Angioini.

Lo sviluppo massimo della pastorizia transumante e la più ampia struttura della rete tratturale regia iniziano dal XV sec., con Alfonso d’Aragona il Magnanimo, il quale, anche con riferimento alla Mesta spagnola, nel 1447 definisce i Tratturi e la Dogana di Foggia con “la mena delle pecore in Puglia”, all’interno del Regno di Napoli e del nuovo potere centralizzato della “Corona”.

 La Dogana per la Mena delle pecore era un’istituzione fiscale, con sede a Foggia, che provvedeva ad affidare pascoli e ad esigere tributi. Il sistema socio-economico della transumanza, svolta attraverso i Tratturi, si conservò stabile per circa quattro secoli fino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte ne sancì il termine. In realtà, i Borboni fecero ulteriori tentativi per riaffermare il modello, ma ormai il declino era avviato. Nel XIX sec. la pastorizia transumante cedette il passo all’agricoltura.

Oggi la transumanza delle greggi è estremamente ridotta e si realizza con i camion; tuttavia, è fondamentale comprendere come questo fenomeno abbia caratterizzato, per secoli, il territorio abruzzese, molisano e pugliese. L’intera rete dei Tratturi, nel Regno di Napoli, andava da L ’Aquila a Taranto, a Matera e copriva circa 3000 Km di percorsi erbosi. Il più importante dei Tratturi regi (tre i principali e due rami che riconducono ad essi) è Il Tratturo Magno, lungo 244 Km, che parte dalla Basilica di Collemaggio de L’Aquila, costruita grazie ai proventi ricavati dai lanari, ricchi commercianti legati all’economia della transumanza, e arriva a Foggia. Si tratta del più marittimo, “adriatico”, dei Tratturi. Questo Tratturo convogliava le enormi greggi (milioni di capi) che partivano dal Gran Sasso, il Sirente e la Maiella, per giungere fino al Tavoliere delle Puglie, dopo aver lambito l’Adriatico, unico caso in cui le pecore e i pastori arrivavano a toccare il mare. Il tracciato del Tratturo Magno si è conservato abbastanza bene, pur con le variazioni intervenute con l’urbanizzazione e la realizzazione di reti stradali moderne (strade, ferrovie). Resistono presenze architettoniche, chiese pastorali, cippi, fontane, radure di riposo, tracce di attraversamento dei fiumi, segni importanti di un percorso caratterizzato dall’esperienza economica ed umana, ma anche spirituale e religiosa.

I Tratturi ed i paesi che da questi venivano attraversati vanno tutelati e rigenerati come beni fisici e della memoria storica delle genti d’Abruzzo, Molise e Puglia. Dopo questo breve excursus storico, ben si comprende quanto la Transumanza sia stata  un’esperienza umana, culturale ed economica importante  e quanto  i tratturi abbiano permesso contaminazioni culturali, linguistiche ed emotive tali da favorire  l’evoluzione della società di allora  e creare valori solidi che sono arrivati fino a noi.  Idiomi, dialetti e tradizioni si sono incontrati e hanno dato vita a nuove parole, a   nuovi modi di agire, che ancora oggi troviamo nelle tradizioni  di chi ha vissuto questa magnifica ed epica esperienza. Superato il momento nostalgico, che ci porta ad una conoscenza più approfondita di questi eventi, riconosciute le radici, da esse vogliamo ripartire, come persone consapevoli, per sapere cosa va realmente analizzato, salvato e migliorato di questo inestimabile patrimonio, culturale, linguistico, artistico ed economico. Vogliamo evidenziare nuovi aspetti culturali, che ci portino a studiare e progettare una nuova fruibilità di questa realtà. Per questo motivo, da quest’anno, accanto alle già esistenti sezioni: Poesia, Prosa e Saggi, ne nasce una nuova, la sezione Progetti, che già dallo  scorso anno ha fatto capolino accanto  alla sezione Saggi e che quest’anno diventa una sezione autonoma. In questo nuovo spazio, esperti del settore potranno elaborare progetti concreti su come utilizzare questi territori, ricchi di storia e opere d’arte, al fine di rendere fruibile al più presto il tanto agognato “ Cammino dei Pastori”. Un cammino che metterà in moto una slow economy, per dare nuovo respiro a questi territori. Le altre sezioni avranno il compito di lasciarsi travolgere, dal punto di vista emotivo, culturale e storico, da questa esperienza, perché le tracce lasciate non si perdano. Analisi linguistiche, storiche e artistiche saranno gli elementi ispiratori per poesie, racconti e saggi e tutto sarà il faro che  illuminerà i passi dei nuovi progetti.  Anche in questa quinta edizione conserviamo la volontà di voler sviluppare, attraverso gli strumenti culturali della letteratura, della storia e della progettualità, iniziative aperte al mondo internazionale. Il pensiero va ai tanti italiani emigrati e ai loro eredi di seconda e terza generazione (in America del nord e del sud, in Australia, in Canada, in Europa etc..), che già praticano il turismo delle radici e che potrebbero produrre testi dettati dalla memoria storica dei loro avi e da idee innovative e creative, per vedere rivivere i luoghi dove i loro antenati sono vissuti.

Nel bando è specificato che si accettano testi in lingua straniera con traduzione a fronte, da parte di coloro che hanno voluto conservare, come preziosa memoria, i ricordi di questa esperienza che ha toccato tantissimi comuni (solo il Tratturo Magno ne attraversa cinquanta). La dichiarata, testarda volontà è quella di coinvolgere il più possibile i giovani che, partendo dalle tracce della memoria, possano immaginare vite nuove in luoghi di grande sedimentazione storica e culturale, luoghi ove vivere il presente e il futuro. Solo così la memoria potrà aiutare il domani e non fermarsi alla fase dell’autocompiacimento nostalgico.

BANDO DI PARTECIPAZIONE ALLA V^ EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO

“IL TRATTURO MAGNO” ANNO  2025

REGOLAMENTO

Art. 1

Traccia 1 per sezione Poesia e Prosa

La transumanza ed i tratturi sono stati fenomeni economici, sociali, esistenziali, oltre che veicoli di scambi e relazioni culturali e linguistiche; grandi tradizioni e idiomi si sono incontrati anche lungo i tratturi, ove si svolgeva un’intensa vita comunitaria (feste, mercati, arti, etc.) con contaminazioni, espressione di un fecondo sistema di valori, generato dalla profonda e secolare esperienza umana che la transumanza lungo i tratturi ha incarnato.

Queste verità storiche, principalmente di condivisione umana e comunitaria, possano illuminare ancora oggi quei cammini di pastori con greggi, ma anche percorsi “umani”, per renderli attuali, in dialettica positiva con la crescita della vita e dei viaggi “virtuali” della società contemporanea.

Gli autori diano voce alle loro riflessioni su questi temi attraverso un racconto o una poesia.

ART. 2

Requisiti per la partecipazione alla sezione Prosa.

Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, sarà una composizione in prosa, dattiloscritta, della lunghezza massima di cinque cartelle standard, da inviare in formato word (non sono ammessi pdf, altri formati o fotografie del testo) in copia elettronica a info@concorsoilrovo.it.

Si può concorrere con un solo testo in prosa. Saranno considerati fuori concorso i lavori che superino la lunghezza indicata dal bando, che non siano inviati in formato word o che non   siano attinenti alla traccia.

ART. 3

Requisiti per la partecipazione alla sezione Poesia.

Il testo, inedito, in lingua italiana, vernacolo o altra lingua, con testo italiano a fronte, sarà una composizione in versi, o prosa poetica, dattiloscritta, della lunghezza massima di 30 versi o, nel caso della prosa poetica, di 100 parole, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word a info@concorsoilrovo.it . Si può concorrere con due testi poetici. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza massima di 30 versi o di 100 parole nel caso di prosa poetica, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.

ART. 4

Traccia 2 per la sezione Saggi 

I Tratturi e la transumanza hanno generato una grande economia territoriale “sostenibile”, che ha contribuito a dar vita ai  “paesi di montagna”, alla civiltà pastorale-contadina  profonda, a secoli di  benessere delle regioni interessate, tutti  importanti valori, testimoniati ancora oggi da centri storici, conventi, abbazie, chiese, monumenti, palazzi. La città de L’ Aquila, che nasce nel 1250, diventa presto snodo economico e commerciale, centro nevralgico della mobilità longitudinale dell’Italia appenninica interna (via degli Abruzzi, Firenze-Napoli); dopo solo due secoli, la città resiste a forze militari importanti, come l’aggressivo assedio di Braccio da Montone (1423-1424).   La creazione del sistema di collegamenti interni nord-sud, come i Tratturi Regi tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia (Dogana di Foggia, 1447 Alfonso d’Aragona) crea sviluppo commerciale e dà grande vivacità culturale a tutti i centri coinvolti. Sono i tratturi a riattivare la funzione di comunicazione a distanza (dopo il 1000), come era al tempo dei Romani; infatti l’alto Medioevo aveva visto una drastica riduzione dei collegamenti viari, con mobilità a corto raggio. Sui tratturi si sono mossi uomini, greggi, lingue, consuetudini, si sono “miscidate” culture. 

Nella storia de L’Aquila, per la peculiare natura di essere al confine nord del Regno e nella regione terminale (Abruzzo) dei   grandi Tratturi Regi (in particolare l’Aquila-Foggia), il successo economico e politico della città si conferma nel tempo. Nonostante periodici eventi sismici distruttivi (terremoti, 1315, 1398, 1646, 1703, 1915, 2009), grazie alla solidarietà generale, ma soprattutto all’aiuto della economia pastorale (Tratturi e Transumanza), L’Aquila è stata ricostruita più volte ed arricchita di arte e cultura, una cultura arrivata fino a noi. 

Due importanti eventi partiranno da dove partiva la Transumanza: la città de L’Aquila sarà capitale italiana della cultura nel 2026; inoltre, nel 2025 è in corso il Giubileo a Roma e questo richiama un forte legame con l’Aquila, con la basilica di “Collemaggio”, luogo della prima indizione della “perdonanza”, promossa da Papa Celestino V nel 1294. Com’è noto, il primo Giubileo fu indetto da Bonifacio VIII nel 1300, ma si ritiene sia stato ispirato dalla perdonanza Celestiniana.

Questi spunti sui Tratturi, sulla transumanza e sulla città de L ’Aquila ed altre città, siano stimolo per approfondire la conoscenza storica (cartografie antiche dei tratturi, le reintegre, i centri storici del territorio, i santuari, etc.), per comprendere meglio il presente e dare così un contributo per un riuso compatibile, nel futuro, del “capitale fisso esistente” (tratturi, città di collina e montagna, pascoli di montagna etc.). I partecipanti porranno la loro attenzione verso il territorio concreto, il suo glorioso passato, ma soprattutto per ripensarlo proiettato verso il futuro.

Requisiti per la partecipazione alla sezione Saggi.

Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, deve strutturarsi come saggio, il cui contenuto sia attinente alla traccia sopracitata. La lunghezza massima del testo non potrà superare le 20 cartelle, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word, a info@concorsoilrovo.it. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza delle 20 cartelle standard, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.

ART.5

Taccia 3 per la sezione Progetti

La grande trama territoriale costituita dai Tratturi e soprattutto dai tre grandi tratturi Regi, L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Pescasseroli-Candela (insieme oltre 660 km.) e dai 130 comuni da essi attraversati, va guardata come un grande investimento storico (capitale fisso) che,  partendo proprio dalle risorse storiche, naturali e dalle energie intrinseche esistenti (vedere traccia saggi) può costituire una spinta verso il futuro.

 Si rifletta sul “riuso” dei Tratturi come “cammini dei pastori”, cammini odierni religiosi e laici, che invitano a socializzare a far giungere visitatori nei centri interni, sullo sforzo di riportare le greggi sui pascoli di montagna e anche nuovi abitanti nei centri in spopolamento. Darsi un obiettivo di riuso dei tratturi e dei centri in spopolati potrà   costruire un buon input per il futuro del territorio dei paesi attraversati. Il riuso dei tratturi, anche a supporto dei pascoli di montagna, favorisce il recupero delle risorse naturali lì esistenti. Su questi antichi e vasti territori potranno incontrarsi ancora una volta le persone, per realizzare esperienze di vita attuale, pur con le radici nella storia profonda.

La Transumanza lungo i Tratturi è stata un cammino esperienziale che ha generato economia, socializzazione, cultura; questi dati siano stimolo per gli autori per proporre una progettualità che renda merito alla storia di questi luoghi e li faccia rinascere, attraverso “nuovi cammini dei pastori” per pedoni e cavalli e bici, attraverso percorsi, in ogni stagione, per visitatori di ogni età e condizione economica, provenienti da tutto il mondo. I lavori di questa sezione saranno orientati a proporre, con l’obiettivo del ripopolamento, soluzioni progettuali sul riuso dei tratturi e dei centri comunali in spopolamento con descrizioni, grafici, disegni, video grafica, non escludendo modelli teorici, etc. L’obiettivo è di rendere fruibile quella grande trama territoriale costituita dai tre grandi tratturi Regi, principalmente il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia.

Le proposte dovranno avere  dimensione limitata, anche come “prototipo” di soluzione. Si tratterà, comunque, di progetti di grande respiro (Tratturo Magno 244 km. e centinaia di Comuni), quindi  sarà importante indicare una soluzione progettuale per punti singolari: attraversamento di fiumi, grandi strade carrabili, manutenzione straordinaria di tratti specifici di tratturo, percorsi alternativi dove i tratturi storici sono stati interrotti, valorizzazione e riuso di centri storici minori;  si tratterà di dare, quindi, un contributo all’obiettivo finale, ovvero: “Il riuso del Tratturo Magno nella sua  completezza e continuità del  tracciato da S. M. Collemaggio (l’Aquila) a San Michele Arcangelo (Gargano-Foggia), che attraversa 50 comuni”. 

Requisiti per la partecipazione alla sezione Progetti

Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, dovrà strutturarsi come progetto realizzabile, il cui contenuto sarà attinente alla traccia sopracitata. Potrà contenere grafici, disegni, mappe, video grafica o altro materiale esplicativo afferente al progetto. Il progetto non potrà superare le venti cartelle standard, anche la cartella contenente mappe o grafici sarà conteggiata nel numero delle 20 cartelle, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word, a info@concorsoilrovo.it. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza delle 20 cartelle standard, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.

ART.6

All’elaborato, redatto secondo la modalità stilistica prescelta, il candidato dovrà allegare una presentazione delle proprie generalità anagrafiche (nome, cognome, data di nascita), indicazione dei recapiti telefonici e postale, l’indirizzo email, breve biografia, con espresso consenso al trattamento dei dati personali e degli elaborati inviati, preferibilmente in un unico file.

ART.7

Il termine ultimo per la partecipazione al concorso è fissato al 25 settembre 2025. Per eventuali chiarimenti e precisazioni sono disponibili i seguenti contatti telefonici 347 6836508 / 340 984 7297

E mail: info@concorsoilrovo.it

ART.8

Saranno premiati i primi tre classificati delle sezioni Prosa, Poesia, Saggi e Progetti.

I candidati classificatisi al primo posto della sezione Prosa, della sezione Poesia e della sezione Saggi e  della sezione Progetti, verranno premiati rispettivamente con 1.500 € e una targa ricordo. I secondi classificati verranno premiati con 500 € e una targa ricordo. I terzi classificati verranno premiati con una targa ricordo e con prodotti dei territori. In caso di assegnazione ex aequo, il premio in denaro verrà diviso in parti uguali fra i vincitori.

I vincitori saranno avvisati tempestivamente. I risultati saranno resi pubblici. Menzioni speciali potranno essere discrezionalmente assegnate dalla Giuria.

Nella giornata di premiazione, i vincitori dovranno ritirare personalmente i premi oppure, in caso di grave, imprevista e motivata impossibilità a partecipare, potranno farsi rappresentare da persone di loro fiducia, con delega e documento di riconoscimento dell’autore.

ART.8

I membri della giuria con eventuali rapporti di parentela con i partecipanti si asterranno dalle votazioni, con menzione nel verbale. La Giuria ha facoltà di non assegnare premi e attribuire menzioni, se le opere non dovessero risultare meritevoli.

ART.9

I vincitori del premio letterario il Tratturo Magno nonché i vincitori del concorso gemellato “Il Rovo” che vorranno partecipare alla cerimonia di premiazione del concorso IL TRATTURO MAGNO avranno un voucher, che permetterà loro di pernottare nella città di Chieti e riceveranno una pergamena a ricordo dell’evento.

Gemellaggio

Il Concorso letterario “il Rovo” è onorato di ospitare  anche quest’anno una realtà culturale gemella, il concorso letterario “Il Tratturo Magno”, dedicato all’esperienza della transumanza, condivisa da più territori l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, che intendono preservare e custodire questa preziosa esperienza umana, frutto di un indimenticabile periodo della vita agropastorale; un’ esperienza che ha generato un autentico spirito comunitario, frutto dell’incontro di vite e destini che sapevano di boschi e di pianure, di aspra fatica e di profondi scambi. Questo prezioso patrimonio va preservato, ricordato, valorizzato, evocato, perché le imprese collettive cementano gli uomini, li rendono per sempre legati ai luoghi, a una storia condivisa.

Il senso di questo premio è dare risalto a una realtà ora di nicchia, per renderla universalmente fruibile. Il premio il TRATTURO MAGNO è la prova tangibile che la memoria storica è rimasta nei territori dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia e merita di essere conosciuta in tutto il territorio nazionale, dagli Appennini all’Adriatico, oltre che internazionale, per la valorizzazione e rigenerazione di territori ricchi di storia, cultura, architetture ed opere d’arte uniche.