È bandito il “Premio Letterario Internazionale IL TRATTURO MAGNO” V^ edizione, la cui cerimonia di premiazione si terrà nella città de L’Aquila sabato 25 ottobre 2025, presso Palazzo Margherita.
I Tratturi: una rete di antichi percorsi che ci raccontano la storia di ieri e ci prospettano un futuro di rigenerazione sociale ed economica dei territori attraversati.
La pastorizia transumante, che genera i Tratturi sul territorio italiano, si affermò nel corso della rivoluzione neolitica, (in Italia intorno al 4000 a.C.), con variazioni spazio-temporali tra le diverse regioni. Le radici del fenomeno si possono trovare nelle antichissime abitudini dell’uomo che, seguendo sia il proprio istinto sia il moto delle stelle, il corso dei fiumi e i pascoli per il bestiame, divenne migrante periodico. Prima che Roma incidesse sulla penisola con il più grande disegno stradale dell’antichità, i Tratturi erano già in uso nei traffici commerciali e spostamenti umani. Il termine Tratturo comparve durante gli ultimi secoli dell’impero romano, come deformazione del termine latino tractoria; tale vocabolo, nei Codici di Teodosio (401-460) e di Giustiniano (482-565), designava il privilegio dell’uso gratuito del suolo di proprietà dello Stato, che venne esteso, in tal senso, al transito delle greggi.
La transumanza ha costituito, nella realtà storica, un fenomeno molto complesso, che ha coinvolto diversi aspetti della vita e della cultura dei popoli che hanno vissuto questa esperienza. Nata come migrazione spontanea degli animali che seguivano i pascoli più verdi, nel IV secolo a. c. divenne un fenomeno gestito e controllato dal popolo dei Sanniti e già nel VII secolo a.c. i Dauni dell’antica Arpi (nome della città di Foggia, derivante dal greco) trattavano dei pascoli con la tribù dei Marsicani del piano del Fucino.
Per la natura specifica dei territori d’Abruzzo, ivi si affermano l’allevamento ovino e la “transumanza inversa”, ovvero la consuetudine dei pastori di risiedere stabilmente con le famiglie nelle città di montagna e di scendere in pianura in inverno; in altri paesi europei, si risiedeva vicino al mare e si andava d’estate in montagna. Questo fenomeno segna il paesaggio, condiziona la nascita di città, centri religiosi e fiere che si sviluppano lungo il tracciato dei Tratturi. Consolidatasi in epoca romana, con il potere centralizzato, in grado di gestire i pascoli in montagna ed in pianura, la pastorizia transumante si riduce con la frantumazione del governo del territorio nel periodo dell’Alto Medioevo; riprende dopo l’anno Mille con i Normanni, con Federico II, con gli Angioini.
Lo sviluppo massimo della pastorizia transumante e la più ampia struttura della rete tratturale regia iniziano dal XV sec., con Alfonso d’Aragona il Magnanimo, il quale, anche con riferimento alla Mesta spagnola, nel 1447 definisce i Tratturi e la Dogana di Foggia con “la mena delle pecore in Puglia”, all’interno del Regno di Napoli e del nuovo potere centralizzato della “Corona”.
La Dogana per la Mena delle pecore era un’istituzione fiscale, con sede a Foggia, che provvedeva ad affidare pascoli e ad esigere tributi. Il sistema socio-economico della transumanza, svolta attraverso i Tratturi, si conservò stabile per circa quattro secoli fino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte ne sancì il termine. In realtà, i Borboni fecero ulteriori tentativi per riaffermare il modello, ma ormai il declino era avviato. Nel XIX sec. la pastorizia transumante cedette il passo all’agricoltura.
Oggi la transumanza delle greggi è estremamente ridotta e si realizza con i camion; tuttavia, è fondamentale comprendere come questo fenomeno abbia caratterizzato, per secoli, il territorio abruzzese, molisano e pugliese. L’intera rete dei Tratturi, nel Regno di Napoli, andava da L ’Aquila a Taranto, a Matera e copriva circa 3000 Km di percorsi erbosi. Il più importante dei Tratturi regi (tre i principali e due rami che riconducono ad essi) è Il Tratturo Magno, lungo 244 Km, che parte dalla Basilica di Collemaggio de L’Aquila, costruita grazie ai proventi ricavati dai lanari, ricchi commercianti legati all’economia della transumanza, e arriva a Foggia. Si tratta del più marittimo, “adriatico”, dei Tratturi. Questo Tratturo convogliava le enormi greggi (milioni di capi) che partivano dal Gran Sasso, il Sirente e la Maiella, per giungere fino al Tavoliere delle Puglie, dopo aver lambito l’Adriatico, unico caso in cui le pecore e i pastori arrivavano a toccare il mare. Il tracciato del Tratturo Magno si è conservato abbastanza bene, pur con le variazioni intervenute con l’urbanizzazione e la realizzazione di reti stradali moderne (strade, ferrovie). Resistono presenze architettoniche, chiese pastorali, cippi, fontane, radure di riposo, tracce di attraversamento dei fiumi, segni importanti di un percorso caratterizzato dall’esperienza economica ed umana, ma anche spirituale e religiosa.
I Tratturi ed i paesi che da questi venivano attraversati vanno tutelati e rigenerati come beni fisici e della memoria storica delle genti d’Abruzzo, Molise e Puglia. Dopo questo breve excursus storico, ben si comprende quanto la Transumanza sia stata un’esperienza umana, culturale ed economica importante e quanto i tratturi abbiano permesso contaminazioni culturali, linguistiche ed emotive tali da favorire l’evoluzione della società di allora e creare valori solidi che sono arrivati fino a noi. Idiomi, dialetti e tradizioni si sono incontrati e hanno dato vita a nuove parole, a nuovi modi di agire, che ancora oggi troviamo nelle tradizioni di chi ha vissuto questa magnifica ed epica esperienza. Superato il momento nostalgico, che ci porta ad una conoscenza più approfondita di questi eventi, riconosciute le radici, da esse vogliamo ripartire, come persone consapevoli, per sapere cosa va realmente analizzato, salvato e migliorato di questo inestimabile patrimonio, culturale, linguistico, artistico ed economico. Vogliamo evidenziare nuovi aspetti culturali, che ci portino a studiare e progettare una nuova fruibilità di questa realtà. Per questo motivo, da quest’anno, accanto alle già esistenti sezioni: Poesia, Prosa e Saggi, ne nasce una nuova, la sezione Progetti, che già dallo scorso anno ha fatto capolino accanto alla sezione Saggi e che quest’anno diventa una sezione autonoma. In questo nuovo spazio, esperti del settore potranno elaborare progetti concreti su come utilizzare questi territori, ricchi di storia e opere d’arte, al fine di rendere fruibile al più presto il tanto agognato “ Cammino dei Pastori”. Un cammino che metterà in moto una slow economy, per dare nuovo respiro a questi territori. Le altre sezioni avranno il compito di lasciarsi travolgere, dal punto di vista emotivo, culturale e storico, da questa esperienza, perché le tracce lasciate non si perdano. Analisi linguistiche, storiche e artistiche saranno gli elementi ispiratori per poesie, racconti e saggi e tutto sarà il faro che illuminerà i passi dei nuovi progetti. Anche in questa quinta edizione conserviamo la volontà di voler sviluppare, attraverso gli strumenti culturali della letteratura, della storia e della progettualità, iniziative aperte al mondo internazionale. Il pensiero va ai tanti italiani emigrati e ai loro eredi di seconda e terza generazione (in America del nord e del sud, in Australia, in Canada, in Europa etc..), che già praticano il turismo delle radici e che potrebbero produrre testi dettati dalla memoria storica dei loro avi e da idee innovative e creative, per vedere rivivere i luoghi dove i loro antenati sono vissuti.
Nel bando è specificato che si accettano testi in lingua straniera con traduzione a fronte, da parte di coloro che hanno voluto conservare, come preziosa memoria, i ricordi di questa esperienza che ha toccato tantissimi comuni (solo il Tratturo Magno ne attraversa cinquanta). La dichiarata, testarda volontà è quella di coinvolgere il più possibile i giovani che, partendo dalle tracce della memoria, possano immaginare vite nuove in luoghi di grande sedimentazione storica e culturale, luoghi ove vivere il presente e il futuro. Solo così la memoria potrà aiutare il domani e non fermarsi alla fase dell’autocompiacimento nostalgico.
BANDO DI PARTECIPAZIONE ALLA V^ EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO
“IL TRATTURO MAGNO” ANNO 2025
REGOLAMENTO
Art. 1
Traccia 1 per sezione Poesia e Prosa
La transumanza ed i tratturi sono stati fenomeni economici, sociali, esistenziali, oltre che veicoli di scambi e relazioni culturali e linguistiche; grandi tradizioni e idiomi si sono incontrati anche lungo i tratturi, ove si svolgeva un’intensa vita comunitaria (feste, mercati, arti, etc.) con contaminazioni, espressione di un fecondo sistema di valori, generato dalla profonda e secolare esperienza umana che la transumanza lungo i tratturi ha incarnato.
Queste verità storiche, principalmente di condivisione umana e comunitaria, possano illuminare ancora oggi quei cammini di pastori con greggi, ma anche percorsi “umani”, per renderli attuali, in dialettica positiva con la crescita della vita e dei viaggi “virtuali” della società contemporanea.
Gli autori diano voce alle loro riflessioni su questi temi attraverso un racconto o una poesia.
ART. 2
Requisiti per la partecipazione alla sezione Prosa.
Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, sarà una composizione in prosa, dattiloscritta, della lunghezza massima di cinque cartelle standard, da inviare in formato word (non sono ammessi pdf, altri formati o fotografie del testo) in copia elettronica a info@concorsoilrovo.it.
Si può concorrere con un solo testo in prosa. Saranno considerati fuori concorso i lavori che superino la lunghezza indicata dal bando, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.
ART. 3
Requisiti per la partecipazione alla sezione Poesia.
Il testo, inedito, in lingua italiana, vernacolo o altra lingua, con testo italiano a fronte, sarà una composizione in versi, o prosa poetica, dattiloscritta, della lunghezza massima di 30 versi o, nel caso della prosa poetica, di 100 parole, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word a info@concorsoilrovo.it . Si può concorrere con due testi poetici. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza massima di 30 versi o di 100 parole nel caso di prosa poetica, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.
ART. 4
Traccia 2 per la sezione Saggi
I Tratturi e la transumanza hanno generato una grande economia territoriale “sostenibile”, che ha contribuito a dar vita ai “paesi di montagna”, alla civiltà pastorale-contadina profonda, a secoli di benessere delle regioni interessate, tutti importanti valori, testimoniati ancora oggi da centri storici, conventi, abbazie, chiese, monumenti, palazzi. La città de L’ Aquila, che nasce nel 1250, diventa presto snodo economico e commerciale, centro nevralgico della mobilità longitudinale dell’Italia appenninica interna (via degli Abruzzi, Firenze-Napoli); dopo solo due secoli, la città resiste a forze militari importanti, come l’aggressivo assedio di Braccio da Montone (1423-1424). La creazione del sistema di collegamenti interni nord-sud, come i Tratturi Regi tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia (Dogana di Foggia, 1447 Alfonso d’Aragona) crea sviluppo commerciale e dà grande vivacità culturale a tutti i centri coinvolti. Sono i tratturi a riattivare la funzione di comunicazione a distanza (dopo il 1000), come era al tempo dei Romani; infatti l’alto Medioevo aveva visto una drastica riduzione dei collegamenti viari, con mobilità a corto raggio. Sui tratturi si sono mossi uomini, greggi, lingue, consuetudini, si sono “miscidate” culture.
Nella storia de L’Aquila, per la peculiare natura di essere al confine nord del Regno e nella regione terminale (Abruzzo) dei grandi Tratturi Regi (in particolare l’Aquila-Foggia), il successo economico e politico della città si conferma nel tempo. Nonostante periodici eventi sismici distruttivi (terremoti, 1315, 1398, 1646, 1703, 1915, 2009), grazie alla solidarietà generale, ma soprattutto all’aiuto della economia pastorale (Tratturi e Transumanza), L’Aquila è stata ricostruita più volte ed arricchita di arte e cultura, una cultura arrivata fino a noi.
Due importanti eventi partiranno da dove partiva la Transumanza: la città de L’Aquila sarà capitale italiana della cultura nel 2026; inoltre, nel 2025 è in corso il Giubileo a Roma e questo richiama un forte legame con l’Aquila, con la basilica di “Collemaggio”, luogo della prima indizione della “perdonanza”, promossa da Papa Celestino V nel 1294. Com’è noto, il primo Giubileo fu indetto da Bonifacio VIII nel 1300, ma si ritiene sia stato ispirato dalla perdonanza Celestiniana.
Questi spunti sui Tratturi, sulla transumanza e sulla città de L ’Aquila ed altre città, siano stimolo per approfondire la conoscenza storica (cartografie antiche dei tratturi, le reintegre, i centri storici del territorio, i santuari, etc.), per comprendere meglio il presente e dare così un contributo per un riuso compatibile, nel futuro, del “capitale fisso esistente” (tratturi, città di collina e montagna, pascoli di montagna etc.). I partecipanti porranno la loro attenzione verso il territorio concreto, il suo glorioso passato, ma soprattutto per ripensarlo proiettato verso il futuro.
Requisiti per la partecipazione alla sezione Saggi.
Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, deve strutturarsi come saggio, il cui contenuto sia attinente alla traccia sopracitata. La lunghezza massima del testo non potrà superare le 20 cartelle, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word, a info@concorsoilrovo.it. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza delle 20 cartelle standard, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.
ART.5
Taccia 3 per la sezione Progetti
La grande trama territoriale costituita dai Tratturi e soprattutto dai tre grandi tratturi Regi, L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Pescasseroli-Candela (insieme oltre 660 km.) e dai 130 comuni da essi attraversati, va guardata come un grande investimento storico (capitale fisso) che, partendo proprio dalle risorse storiche, naturali e dalle energie intrinseche esistenti (vedere traccia saggi) può costituire una spinta verso il futuro.
Si rifletta sul “riuso” dei Tratturi come “cammini dei pastori”, cammini odierni religiosi e laici, che invitano a socializzare a far giungere visitatori nei centri interni, sullo sforzo di riportare le greggi sui pascoli di montagna e anche nuovi abitanti nei centri in spopolamento. Darsi un obiettivo di riuso dei tratturi e dei centri spopolati potrà costruire un buon input per il futuro del territorio dei paesi attraversati. Il riuso dei tratturi, anche a supporto dei pascoli di montagna, favorisce il recupero delle risorse naturali lì esistenti. Su questi antichi e vasti territori potranno incontrarsi ancora una volta le persone, per realizzare esperienze di vita attuale, pur con le radici nella storia profonda.
La Transumanza lungo i Tratturi è stata un cammino esperienziale che ha generato economia, socializzazione, cultura; questi dati siano stimolo per gli autori per proporre una progettualità che renda merito alla storia di questi luoghi e li faccia rinascere, attraverso “nuovi cammini dei pastori” per pedoni e cavalli e bici, attraverso percorsi, in ogni stagione, per visitatori di ogni età e condizione economica, provenienti da tutto il mondo. I lavori di questa sezione saranno orientati a proporre, con l’obiettivo del ripopolamento, soluzioni progettuali sul riuso dei tratturi e dei centri comunali in spopolamento con descrizioni, grafici, disegni, video grafica, non escludendo modelli teorici, etc. L’obiettivo è di rendere fruibile quella grande trama territoriale costituita dai tre grandi tratturi Regi, principalmente il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia.
Le proposte dovranno avere dimensione limitata, anche come “prototipo” di soluzione. Si tratterà, comunque, di progetti di grande respiro (Tratturo Magno 244 km. e centinaia di Comuni), quindi sarà importante indicare una soluzione progettuale per punti singolari: attraversamento di fiumi, grandi strade carrabili, manutenzione straordinaria di tratti specifici di tratturo, percorsi alternativi dove i tratturi storici sono stati interrotti, valorizzazione e riuso di centri storici minori; si tratterà di dare, quindi, un contributo all’obiettivo finale, ovvero: “Il riuso del Tratturo Magno nella sua completezza e continuità del tracciato da S. M. Collemaggio (l’Aquila) a San Michele Arcangelo (Gargano-Foggia), che attraversa 50 comuni”.
Requisiti per la partecipazione alla sezione Progetti
Il testo, inedito, in lingua italiana o altra lingua, con traduzione a fronte, dovrà strutturarsi come progetto realizzabile, il cui contenuto sarà attinente alla traccia sopracitata. Potrà contenere grafici, disegni, mappe, video grafica o altro materiale esplicativo afferente al progetto. Il progetto non potrà superare le venti cartelle standard, anche la cartella contenente mappe o grafici sarà conteggiata nel numero delle 20 cartelle, da inviare in copia elettronica, esclusivamente in formato word, a info@concorsoilrovo.it. Saranno considerati fuori concorso gli elaborati che superino la lunghezza delle 20 cartelle standard, che non siano inviati in formato word o che non siano attinenti alla traccia.
ART.6
All’elaborato, redatto secondo la modalità stilistica prescelta, il candidato dovrà allegare una presentazione delle proprie generalità anagrafiche (nome, cognome, data di nascita), indicazione dei recapiti telefonici e postale, l’indirizzo email, breve biografia, con espresso consenso al trattamento dei dati personali e degli elaborati inviati, preferibilmente in un unico file.
ART.7
Il termine ultimo per la partecipazione al concorso è fissato al 25 settembre 2025. Per eventuali chiarimenti e precisazioni sono disponibili i seguenti contatti telefonici 347 6836508 / 340 984 7297
E mail: info@concorsoilrovo.it
ART.8
Saranno premiati i primi tre classificati delle sezioni Prosa, Poesia, Saggi e Progetti.
I candidati classificatisi al primo posto della sezione Prosa, della sezione Poesia e della sezione Saggi e della sezione Progetti, verranno premiati rispettivamente con 1.500 € e una targa ricordo. I secondi classificati verranno premiati con 500 € e una targa ricordo. I terzi classificati verranno premiati con una targa ricordo e con prodotti dei territori. In caso di assegnazione ex aequo, il premio in denaro verrà diviso in parti uguali fra i vincitori.
I vincitori saranno avvisati tempestivamente. I risultati saranno resi pubblici. Menzioni speciali potranno essere discrezionalmente assegnate dalla Giuria.
Nella giornata di premiazione, i vincitori dovranno ritirare personalmente i premi oppure, in caso di grave, imprevista e motivata impossibilità a partecipare, potranno farsi rappresentare da persone di loro fiducia, con delega e documento di riconoscimento dell’autore.
ART.8
I membri della giuria con eventuali rapporti di parentela con i partecipanti si asterranno dalle votazioni, con menzione nel verbale. La Giuria ha facoltà di non assegnare premi e attribuire menzioni, se le opere non dovessero risultare meritevoli.
ART.9
I vincitori del premio letterario il Tratturo Magno nonché i vincitori del concorso gemellato “Il Rovo” che vorranno partecipare alla cerimonia di premiazione del concorso IL TRATTURO MAGNO avranno un voucher, che permetterà loro di pernottare nella città di Chieti e riceveranno una pergamena a ricordo dell’evento.
Gemellaggio
Il Concorso letterario “il Rovo” è onorato di ospitare anche quest’anno una realtà culturale gemella, il concorso letterario “Il Tratturo Magno”, dedicato all’esperienza della transumanza, condivisa da più territori l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, che intendono preservare e custodire questa preziosa esperienza umana, frutto di un indimenticabile periodo della vita agropastorale; un’ esperienza che ha generato un autentico spirito comunitario, frutto dell’incontro di vite e destini che sapevano di boschi e di pianure, di aspra fatica e di profondi scambi. Questo prezioso patrimonio va preservato, ricordato, valorizzato, evocato, perché le imprese collettive cementano gli uomini, li rendono per sempre legati ai luoghi, a una storia condivisa.Il senso di questo premio è dare risalto a una realtà ora di nicchia, per renderla universalmente fruibile. Il premio il TRATTURO MAGNO è la prova tangibile che la memoria storica è rimasta nei territori dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia e merita di essere conosciuta in tutto il territorio nazionale, dagli Appennini all’Adriatico, oltre che internazionale, per la valorizzazione e rigenerazione di territori ricchi di storia, cultura, architetture ed opere d’arte uniche.
Lingua Inglese:
The “International Literary Prize IL TRATTURO MAGNO” V^ edition is announced.
The award ceremony will take place in the city of L’Aquila on Saturday, October 25, 2025, at Palazzo Margherita, L’Aquila.
The Tratturi: An ancient network of pathways that not only tell the story of the land but also hold the potential for social and economic regeneration.
Transhumant pastoralism, which created the Tratturi across Italy, emerged during the Neolithic revolution (around 4000 BC in Italy), with variations over time and across different regions. The roots of this phenomenon can be found in ancient human habits: following both instinct and the movement of stars, the course of rivers, and pastures for livestock, humans became seasonal migrants. Before Rome imposed the largest road network of antiquity across the peninsula, the Tratturi were already used for commercial traffic and human movement. The term “Tratturo” first appeared during the final centuries of the Roman Empire, as a variation of the Latin term tractoria; this term, found in the Theodosian (401-460) and Justinian (482-565) Codes, referred to the privilege of free use of state-owned land, which was extended to the transit of flocks.
Transhumance was a complex historical phenomenon, involving many aspects of life and culture for the peoples who experienced it. Originating as a spontaneous migration of animals following greener pastures, by the 4th century BC it became a phenomenon managed and controlled by the Samnites, and by the 7th century BC, the Daunians of ancient Arpi (the city of Foggia, named after the Greek) were negotiating pastures with the Marsicani tribe of the Fucino Plain.
In the specific territories of Abruzzo, sheep farming and “reverse transhumance” emerged: a practice where shepherds would settle permanently with their families in mountain towns and descend to the plains in winter. In other European countries, people lived near the sea and moved to the mountains in summer. This phenomenon shaped the landscape, influenced the founding of cities, religious centers, and fairs that developed along the Tratturi.
Consolidated during Roman times, with a centralized power capable of managing mountain and plain pastures, transhumant pastoralism declined after the fragmentation of territorial governance during the Early Middle Ages. It revived after the year 1000 with the Normans, Frederick II, and the Angevin dynasty.
The peak of transhumant pastoralism and the largest structure of the royal tratturi network began in the 15th century with Alfonso of Aragon the Magnificent, who, referring to the Spanish Mesta, in 1447 defined the Tratturi and the Foggia Customs with “the grazing of sheep in Apulia” within the Kingdom of Naples and the newly centralized “Crown” power.
The Customs for the Grazing of Sheep was a fiscal institution based in Foggia, responsible for allocating pastures and collecting taxes. The social-economic system of transhumance, carried out through the Tratturi, remained stable for about four centuries until 1806, when Joseph Bonaparte declared its end. In reality, the Bourbons made further attempts to reinstate the model, but by then, the decline had already begun. In the 19th century, transhumant pastoralism gave way to agriculture.
Today, the transhumance of flocks is extremely reduced and takes place by truck; however, it is essential to understand how this phenomenon has shaped the territories of Abruzzo, Molise, and Puglia for centuries. The entire Tratturi network in the Kingdom of Naples stretched from L’Aquila to Taranto, Matera, covering about 3000 km of grassy paths. The most important of the royal Tratturi (three main ones with two branches leading to them) is the Tratturo Magno, 244 km long, which starts from the Basilica of Collemaggio in L’Aquila and ends in Foggia. It was built from the proceeds of wool merchants, wealthy traders connected to the economy of transhumance. It is the most maritime, “Adriatic,” of the Tratturi. This Tratturo carried enormous flocks (millions of sheep) from the Gran Sasso, Sirente, and Maiella mountains to the Tavoliere of Puglia, touching the Adriatic, the only case in which the sheep and shepherds reached the sea. The route of the Tratturo Magno has been well preserved, despite variations brought about by urbanization and the construction of modern road networks (roads, railways). Architectural structures, pastoral churches, milestones, fountains, resting clearings, and river crossing traces still stand, marking a route shaped by economic, human, and spiritual experiences.
The Tratturi and the towns they pass through must be protected and regenerated as physical and historical memory of the people of Abruzzo, Molise, and Puglia. After this brief historical overview, it is clear how Transhumance was an important human, cultural, and economic experience and how the tratturi allowed cultural, linguistic, and emotional exchanges that favored the evolution of society at the time, creating solid values that still resonate today. Idioms, dialects, and traditions met and gave rise to new words and ways of acting, which we still find in the traditions of those who lived this magnificent and epic experience. Once the nostalgic moment is overcome, which leads us to a deeper understanding of these events, recognizing the roots, we want to start again from them, as aware individuals, to know what needs to be analyzed, saved, and improved in this priceless cultural, linguistic, artistic, and economic heritage. We want to highlight new cultural aspects that lead us to study and design new ways to experience this reality. For this reason, starting this year, in addition to the existing sections: Poetry, Prose, and Essays, a new section has been created: the Projects section, which debuted alongside the Essays section last year and this year becomes an independent section. In this new space, experts in the field will be able to develop concrete projects on how to use these territories, rich in history and works of art, to make the long-awaited “Shepherds’ Path” accessible as soon as possible. A path that will initiate a slow economy, breathing new life into these territories. The other sections will focus on emotionally, culturally, and historically immersing themselves in this experience, so that the traces left do not fade. Linguistic, historical, and artistic analyses will inspire poetry, stories, and essays, and everything will be the beacon that illuminates the steps of the new projects. Even in this fifth edition, we maintain the intention to develop, through the cultural tools of literature, history, and project design, initiatives open to the international world. Our thoughts turn to many Italians who emigrated and their second- and third-generation descendants (in North and South America, Australia, Canada, Europe, etc.), who already engage in root tourism and could produce texts inspired by the historical memory of their ancestors and by innovative, creative ideas, to see the places where their ancestors lived come to life again.
The announcement specifies that foreign language texts with translations are accepted from those who have wished to preserve, as precious memory, the recollections of this experience that has touched numerous municipalities (only the Tratturo Magno crosses fifty). The stated, persistent intention is to involve as many young people as possible, who, starting from the traces of memory, can imagine new lives in places of great historical and cultural sedimentation, places where the present and the future can be lived. Only in this way will memory help shape tomorrow and not remain stuck in nostalgic self-congratulation.
REGULATIONS
Art. 1
Topic 1 for Poetry and Prose Sections
The transhumance and the sheep tracks were not only economic, social, and existential phenomena but also vehicles for cultural and linguistic exchanges. Great traditions and dialects met along the tracks, where intense community life (festivals, markets, arts, etc.) took place, with contaminations reflecting a fruitful system of values, born from the profound and centuries-old human experience that transhumance along the tracks embodied.
These historical truths, primarily of human and communal sharing, can still shed light today on the paths of shepherds with their flocks, but also on “human” journeys, making them relevant in a positive dialectic with the growth of life and the “virtual” travels of contemporary society.
Authors are invited to voice their reflections on these themes through a short story or a poem.
Art. 2
Requirements for Participation in the Prose Section.
The text, unpublished, in Italian or another language with an Italian translation, must be a prose composition, typed, with a maximum length of five standard pages, to be submitted in Word format (PDF, other formats, or photos of the text are not allowed) in electronic copy to info@concorsoilrovo.it.
Participants may submit only one prose text. Submissions that exceed the specified length, are not in Word format, or do not relate to the topic will be disqualified.
Art. 3
Requirements for Participation in the Poetry Section.
The text, unpublished, in Italian, dialect, or another language, with an Italian translation, must be a poem or prose poetry, typed, with a maximum length of 30 verses or, in the case of prose poetry, 100 words, to be submitted electronically in Word format to info@concorsoilrovo.it. Two poetic texts may be submitted. Works exceeding the maximum length or not in Word format, or not related to the topic, will be disqualified.
Art. 4
Topic 2 for the Essay Section
The sheep tracks and transhumance generated a great “sustainable” territorial economy, contributing to the creation of “mountain villages”, deep pastoral-farming civilization, and centuries of prosperity in the affected regions—values still witnessed today by historic centers, monasteries, abbeys, churches, monuments, and palaces. The city of L’Aquila, founded in 1250, quickly became an economic and commercial hub, a nerve center for the longitudinal mobility of central Italy (via degli Abruzzi, Florence-Naples). After just two centuries, the city resisted major military forces, such as the aggressive siege by Braccio da Montone (1423-1424). The establishment of the internal north-south transport system, such as the Tratturi Regi between Abruzzo, Molise, Campania, and Puglia (Foggia Customs, 1447 Alfonso of Aragon), created commercial development and brought great cultural vibrancy to all the towns involved. The sheep tracks revived the function of long-distance communication (after 1000), as was the case in Roman times. Indeed, the early Middle Ages had seen a drastic reduction in road links, with limited mobility. On the sheep tracks, people, flocks, languages, and customs moved; cultures mixed.
In the history of L’Aquila, due to its unique position at the northern border of the Kingdom and at the terminal region (Abruzzo) of the great Tratturi Regi (especially L’Aquila-Foggia), the city’s economic and political success has been confirmed over time. Despite periodic destructive seismic events (earthquakes in 1315, 1398, 1646, 1703, 1915, 2009), thanks to general solidarity, and above all the support of the pastoral economy (sheep tracks and transhumance), L’Aquila has been rebuilt multiple times and enriched with art and culture that has reached us.
Two important events will begin where transhumance started: the city of L’Aquila will be the Italian capital of culture in 2026; moreover, the Jubilee in Rome in 2025 strongly links to L’Aquila, particularly with the Basilica of “Collemaggio”, the site of the first proclamation of “perdonanza”, promoted by Pope Celestine V in 1294. As is known, the first Jubilee was proclaimed by Pope Boniface VIII in 1300, but it is believed to have been inspired by Celestine’s “perdonanza”.
These reflections on the sheep tracks, transhumance, and the city of L’Aquila and other towns aim to stimulate deeper historical knowledge (old maps of the sheep tracks, reintegrations, historic centers, sanctuaries, etc.), to better understand the present and contribute to a sustainable reuse of the “existing fixed capital” (sheep tracks, hill and mountain cities, mountain pastures, etc.). Participants will focus on the tangible territory, its glorious past, but above all, rethinking it with a future perspective.
Requirements for Participation in the Essay Section.
The text, unpublished, in Italian or another language with an Italian translation, must be structured as an essay, with content related to the above topic. The maximum length of the text is 20 pages, to be submitted in electronic copy, exclusively in Word format, to info@concorsoilrovo.it. Works exceeding the length of 20 pages, not submitted in Word format, or not related to the topic will be disqualified.
Art. 5
Topic 3 for the Projects Section
The vast territorial network formed by the sheep tracks, particularly the three great Tratturi Regi, L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Pescasseroli-Candela (over 660 km), and the 130 municipalities they cross, should be seen as a major historical investment (fixed capital) that, starting from historical, natural resources and existing intrinsic energies (see essay topic), could push towards the future.
Reflect on the “reuse” of the sheep tracks as “shepherds’ paths”, religious and secular paths inviting socialization and visitors to rural centers, the effort to bring flocks back to mountain pastures, and also new inhabitants to depopulated towns. A reuse goal for the sheep tracks and depopulated centers could provide valuable input for the future of the territories passed through. Reusing the sheep tracks, also supporting mountain pastures, helps recover the natural resources there. On these ancient and vast territories, people can once again meet to create contemporary life experiences, rooted in deep history.
The transhumance along the sheep tracks was an experiential journey that generated economy, socialization, and culture; these elements should inspire authors to propose projects that honor the history of these places and help them revive through “new shepherd paths” for pedestrians, horses, and bikes, with routes for visitors of all ages and economic conditions, from around the world. The works in this section will aim to offer solutions to reuse the sheep tracks and depopulated towns, using descriptions, graphs, drawings, video graphics, or theoretical models. The objective is to make this vast territorial network, particularly the Tratturo Magno L’Aquila-Foggia, accessible.
Proposals should be limited in scale, also as a “prototype” solution. It will still be large-scale projects (Tratturo Magno 244 km and hundreds of municipalities), so it is important to indicate project solutions for specific points: crossing rivers, major roads, extraordinary maintenance of specific sections of the track, alternative routes where historic tracks have been interrupted, and revitalization and reuse of smaller historic centers. The goal is to contribute to the final objective: “The reuse of Tratturo Magno in its entirety, from S. M. Collemaggio (L’Aquila) to San Michele Arcangelo (Gargano-Foggia), crossing 50 towns.”
Requirements for Participation in the Projects Section
The text, unpublished, in Italian or another language with an Italian translation, must be structured as a feasible project, with content related to the above topic. It may include graphs, drawings, maps, video graphics, or other materials related to the project. The project should not exceed 20 pages, including any maps or graphs. Submit in Word format only to info@concorsoilrovo.it. Works exceeding 20 pages or not in Word format, or not related to the topic, will be disqualified.
Art. 6
The candidate must submit, along with their work, a presentation of their personal details (name, surname, date of birth), contact information, email address, a brief biography, and express consent for the processing of personal data and submitted works, preferably in a single file.
Art. 7
The deadline for participation is set for September 25, 2025. For clarifications or questions, contact: 347 6836508 / 340 984 7297 or email: info@concorsoilrovo.it
Art. 8
The first three winners of the Prose, Poetry, Essay, and Project sections will be awarded. The first-place winners will receive €1,500 and a commemorative plaque. The second-place winners will receive €500 and a commemorative plaque. The third-place winners will receive a commemorative plaque and products from the territories. In case of a tie, the prize money will be split equally among the winners.
Winners will be promptly notified. Results will be made public. Special mentions may be awarded at the discretion of the Jury.
During the award ceremony, winners must collect their prizes in person or, in the case of an unexpected and serious impossibility, may be represented by someone with a signed delegation and the author’s identification.
Art. 9
Jury members with family relations to participants will abstain from voting, with a mention in the minutes. The Jury may choose not to award prizes or assign mentions if the works are not deemed worthy.
Art. 10
Winners of the “Il Tratturo Magno” literary prize and winners of the “Il Rovo” contest who wish to attend the award ceremony of the “IL TRATTURO MAGNO” contest will receive a voucher allowing them to stay in the city of Chieti and a commemorative scroll.
Twin Contest
The “Il Rovo” Literary Contest is honored to host this year the twin literary contest “Il Tratturo Magno,” dedicated to the experience of transhumance, shared by several territories in Abruzzo, Molise, and Puglia, which aim to preserve and protect this valuable human experience. It is an experience that has generated a true sense of community, resulting from the meeting of lives and destinies shaped by forests and plains, hard work, and deep exchanges. This precious heritage must be preserved, remembered, valued, and evoked, as collective endeavors bond people and forever link them to the places and shared history.
The purpose of this award is to highlight a now niche reality, making it universally accessible. The “Il Tratturo Magno” prize is tangible proof that the historical memory remains in the territories of Abruzzo, Molise, and Puglia and deserves to be known across Italy and internationally, for the enhancement and regeneration of territories rich in history, culture, unique architecture, and artworks.
Lingua Portoghese:
Lançamento do “Prêmio Literário Internacional IL TRATTURO MAGNO” – V edição
Lançamento do “Prêmio Literário Internacional IL TRATTURO MAGNO” – V edição
Estao abertas as inscriçoes para o “Prêmio Literário Internacional IL TRATTURO MAGNO” – V edição, cuja cerimônia de premiação será realizada na cidade de L’Aquila, no sábado, 25 de outubro de 2025, no Palazzo Margherita.
Os Tratturi: uma rede de antigos caminhos que nos contam a história do passado e nos oferecem uma perspectiva de regeneração social e econômica dos territórios que atravessam.
O pastoreio transumante, que deu origem aos Tratturi na Itália, consolidou-se durante a Revolução Neolítica (por volta de 4000 a.C. na Itália), com variações espaço-temporais entre as diferentes regiões. As raízes desse fenômeno remontam aos antigos hábitos do ser humano, que, seguindo seu próprio instinto, o movimento das estrelas, o curso dos rios e os pastos para o gado, tornou-se um migrante periódico. Antes que Roma marcasse a península com a maior rede viária da Antiguidade, os Tratturi já eram utilizados para o comércio e deslocamentos humanos. O termo Tratturo surgiu nos últimos séculos do Império Romano, como uma deformação do termo latino tractoria, que nos Códigos de Teodósio (401-460) e Justiniano (482-565) designava o privilégio do uso gratuito de terras pertencentes ao Estado, posteriormente estendido ao trânsito dos rebanhos.
A transumância constituiu, historicamente, um fenômeno muito complexo, envolvendo diversos aspectos da vida e da cultura dos povos que a vivenciaram. Iniciou como uma migração espontânea dos animais em busca de pastos mais verdes, e no século IV a.C. tornou-se um fenômeno organizado e controlado pelos Samnitas. Já no século VII a.C., os Daunos da antiga Arpi (nome grego da cidade de Foggia) negociavam pastagens com a tribo dos Marsicanos do planalto do Fucino.
Devido à geografia específica dos territórios do Abruzzo, desenvolveu-se ali a criação de ovinos e a chamada “transumância inversa”: ao contrário de outros países europeus, onde as populações viviam próximas ao mar e migravam para as montanhas no verão, os pastores abruzeses residiam permanentemente com suas famílias nas cidades montanhosas e desciam para as planícies no inverno. Esse fenômeno moldou a paisagem, influenciou o surgimento de cidades, centros religiosos e feiras ao longo das rotas dos Tratturi. Consolidado na época romana, quando o poder centralizado conseguia administrar pastagens tanto nas montanhas quanto nas planícies, o pastoreio transumante entrou em declínio durante o período medieval, devido à fragmentação política. No entanto, foi retomado a partir do ano 1000, com os Normandos, Frederico II e os Angevinos.
O auge da transumância e a mais ampla estrutura de rotas dos Traturi ocorreu no século XV, com Alfonso de Aragão, o Magnânimo, que, inspirado na Mesta espanhola, formalizou os Tratturi e a Dogana de Foggia em 1447 com a “Mena delle Pecore in Puglia”, dentro do Reino de Nápoles e do novo poder centralizado da Coroa.
A Dogana della Mena delle Pecore era uma instituição fiscal sediada em Foggia, responsável por administrar pastagens e arrecadar tributos. Esse sistema socioeconômico da transumância permaneceu estável por cerca de quatro séculos, até 1806, quando José Bonaparte decretou seu fim. Os Bourbon tentaram reativá-lo, mas o declínio já estava em curso. No século XIX, o pastoreio transumante cedeu espaço à agricultura.
Atualmente, a transumância dos rebanhos é extremamente reduzida e realizada por meio de caminhões. No entanto, é fundamental compreender como esse fenômeno caracterizou por séculos os territórios de Abruzzo, Molise e Puglia. A rede dos Tratturi no Reino de Nápoles se estendia de L’Aquila até Taranto e Matera, cobrindo aproximadamente 3.000 km de trilhas gramadas. O mais importante dos Tratturi reais (três principais e dois ramais) é o Tratturo Magno, com 244 km de extensão, partindo da Basílica de Collemaggio, em L’Aquila — construída com recursos provenientes do comércio da lã — até Foggia. Este é o mais marítimo e “adriático” dos Tratturi, conduzindo imensos rebanhos do Gran Sasso, Sirente e Maiella até o Tavoliere das Puglias, lambendo a costa do Adriático, sendo o único caso em que pastores e rebanhos chegavam ao mar. O traçado do Tratturo Magno foi relativamente preservado, apesar das modificações impostas pela urbanização e pelas modernas infraestruturas viárias. Ainda restam elementos arquitetônicos, igrejas pastorais, marcos de pedra, fontes, clareiras de descanso e vestígios das antigas travessias fluviais — sinais importantes de um percurso caracterizado por experiências econômicas e humanas, mas também espirituais e religiosas.
Os Tratturi e os povoados por eles atravessados devem ser protegidos e revitalizados como patrimônios físicos e memoriais dos povos de Abruzzo, Molise e Puglia. Após esse breve panorama histórico, compreende-se como a transumância foi uma experiência humana, cultural e econômica essencial, e como os Tratturi favoreceram trocas linguísticas, culturais e emocionais que impulsionaram a evolução da sociedade da época e criaram valores sólidos que perduram até hoje. Idiomas, dialetos e tradições se encontraram, gerando novas palavras e modos de vida, ainda presentes nos costumes das populações que vivenciaram essa magnífica e épica experiência.
Superado o momento de nostalgia, que nos leva a um entendimento mais profundo desses eventos, queremos agora olhar para o futuro com consciência, analisando o que deve ser preservado e aprimorado nesse inestimável patrimônio cultural, linguístico, artístico e econômico. Desejamos destacar novos aspectos culturais que nos permitam estudar e projetar formas inovadoras de usufruir dessa realidade.
Por essa razão, além das categorias já existentes — Poesia, Prosa e Ensaios —, introduzimos uma nova: a seção Projetos, que já havia surgido timidamente no ano passado junto à seção de Ensaios e que agora se torna uma categoria independente. Neste novo espaço, especialistas do setor poderão desenvolver projetos concretos sobre como utilizar esses territórios, ricos em história e arte, para tornar realidade o tão esperado “Caminho dos Pastores”. Um caminho que impulsionará uma slow economy, trazendo um novo fôlego a essas regiões.
As demais seções continuarão a explorar, sob uma perspectiva emocional, cultural e histórica, essa experiência, para que suas marcas não se percam. Análises linguísticas, históricas e artísticas servirão de inspiração para poesias, contos e ensaios, iluminando os passos dos novos projetos.
Mesmo nesta quinta edição, mantemos o compromisso de desenvolver, por meio da literatura, da história e da criatividade, iniciativas com alcance internacional. Pensamos nos muitos italianos emigrados e em seus descendentes de segunda e terceira geração (na América do Norte e do Sul, na Austrália, no Canadá, na Europa etc.), que já praticam o turismo das raízes e que poderiam produzir textos inspirados pela memória de seus antepassados, bem como por ideias inovadoras e criativas para revitalizar os lugares onde seus ancestrais viveram.
No edital está especificado que são aceitos textos em língua estrangeira com tradução em paralelo, por parte daqueles que quiseram preservar, como preciosa memória, as recordações desta experiência que tocou inúmeros municípios (somente o Tratturo Magno atravessa cinquenta). A declarada e obstinada vontade é a de envolver o máximo possível os jovens, que, partindo das pegadas da memória, possam imaginar novas vidas em lugares de grande sedimentação histórica e cultural, locais onde viver o presente e o futuro. Somente assim a memória poderá ajudar o amanhã e não se deter na fase da autocomplacência nostálgica.
EDITAL DE PARTICIPAÇÃO NA V^ EDIÇÃO DO CONCURSO LITERÁRIO
“IL TRATTURO MAGNO” ANO 2025
REGULAMENTO
Art. 1
Tópico 1 para a seção de Poesia e Prosa
A transumância e os tratturi foram fenômenos econômicos, sociais e existenciais, além de veículos de intercâmbio e relações culturais e linguísticas; grandes tradições e idiomas se encontraram também ao longo dos tratturi, onde se desenvolvia uma intensa vida comunitária (festas, mercados, artes, etc.), com influências recíprocas, expressão de um fecundo sistema de valores, gerado pela profunda e secular experiência humana que a transumância ao longo dos tratturi encarnou.
Essas verdades históricas, principalmente de compartilhamento humano e comunitário, ainda podem iluminar hoje aqueles caminhos de pastores com rebanhos, mas também percursos “humanos”, tornando-os atuais, em um diálogo positivo com o crescimento da vida e das viagens “virtuais” da sociedade contemporânea.
Os autores devem dar voz às suas reflexões sobre esses temas por meio de um conto ou de um poema.
ART. 2
Requisitos para a participação na seção de Prosa.
O texto, inédito, em língua italiana ou outra língua, com tradução em paralelo, deverá ser uma composição em prosa, datilografada, com extensão máxima de cinco páginas padrão, a ser enviada em formato Word (não serão aceitos PDFs, outros formatos ou fotografias do texto) em cópia eletrônica para info@concorsoilrovo.it.
Cada participante poderá concorrer com apenas um texto em prosa. Serão desclassificados os trabalhos que excedam o limite de extensão indicado no edital, que não sejam enviados em formato Word ou que não estejam em conformidade com o tópico proposto.
ART. 3
Requisitos para a participação na seção de Poesia.
O texto, inédito, em língua italiana, dialeto ou outra língua, com texto italiano em paralelo, deverá ser uma composição em versos ou prosa poética, datilografada, com extensão máxima de 30 versos ou, no caso de prosa poética, de 100 palavras, a ser enviada em cópia eletrônica, exclusivamente em formato Word, para info@concorsoilrovo.it.
Cada participante poderá concorrer com até dois textos poéticos. Serão desclassificados os trabalhos que excedam o limite máximo de 30 versos ou de 100 palavras no caso de prosa poética, que não sejam enviados em formato Word ou que não estejam em conformidade com o tópico proposto.
ART. 4
Topico 2 para a seção Ensaios
Os Tratturi e a transumância geraram uma grande economia territorial “sustentável”, que contribuiu para a criação dos “povos de montanha”, para a civilização pastoral-camponesa profunda, para séculos de bem-estar nas regiões afetadas, todos valores importantes, testemunhados até hoje por centros históricos, conventos, abadias, igrejas, monumentos, palácios. A cidade de L’Aquila, que nasce em 1250, torna-se rapidamente um ponto estratégico econômico e comercial, centro neurálgico da mobilidade longitudinal da Itália Apennínica interna (estrada dos Abruzos, Florença-Nápoles); após apenas dois séculos, a cidade resiste a forças militares importantes, como o agressivo cerco de Braccio da Montone (1423-1424). A criação do sistema de ligações internas norte-sul, como os Tratturi Regi entre Abruzzo, Molise, Campânia, Puglia (Dogana de Foggia, 1447 Alfonso de Aragão), cria desenvolvimento comercial e dá grande vitalidade cultural a todos os centros envolvidos. São os tratturi que reativam a função de comunicação à distância (após o ano 1000), como era na época dos Romanos; na verdade, a Alta Idade Média havia visto uma redução drástica das ligações rodoviárias, com mobilidade de curto alcance. Nos tratturi, moveram-se homens, rebanhos, línguas, costumes, e culturas se “misturaram”.
Na história de L’Aquila, pela natureza peculiar de estar na fronteira norte do Reino e na região terminal (Abruzzo) dos grandes Tratturi Regi (em particular L’Aquila-Foggia), o sucesso econômico e político da cidade se confirma no tempo. Apesar de eventos sísmicos periódicos destrutivos (terremotos, 1315, 1398, 1646, 1703, 1915, 2009), graças à solidariedade geral, mas principalmente ao apoio da economia pastoral (Tratturi e Transumância), L’Aquila foi reconstruída várias vezes e enriquecida com arte e cultura, uma cultura que chegou até nós.
Dois eventos importantes partirão de onde partia a Transumância: a cidade de L’Aquila será a capital italiana da cultura em 2026; além disso, em 2025, ocorre o Jubileu em Roma e isso traz um forte vínculo com L’Aquila, com a basílica de “Collemaggio”, lugar da primeira proclamação do perdao, a “Perdonanza”, promovida pelo Papa Celestino V em 1294. Como é sabido, o primeiro Jubileu foi proclamado por Bonifácio VIII em 1300, mas acredita-se que tenha sido inspirado pelo perdão celestiniano.
Esses pontos sobre os Tratturi, sobre a transumância e sobre a cidade de L’Aquila e outras cidades, devem ser um estímulo para aprofundar o conhecimento histórico (mapas antigos dos tratturi, as reintegrações, os centros históricos do território, os santuários, etc.), para entender melhor o presente e dar, assim, uma contribuição para um uso compatível, no futuro, do “capital fixo existente” (tratturi, cidades de colina e montanha, pastagens de montanha etc.). Os participantes devem concentrar sua atenção no território concreto, seu glorioso passado, mas especialmente para repensá-lo projetado para o futuro.
Requisitos para a participação na seção Ensaios
O texto, inédito, em italiano ou outra língua, com tradução em paralelo, deve ser estruturado como um ensaio, cujo conteúdo esteja relacionado ao topico mencionado acima. O comprimento máximo do texto não pode exceder 20 páginas, a serem enviadas em cópia eletrônica, exclusivamente em formato Word, para info@concorsoilrovo.it. Serão considerados fora de competição os trabalhos que ultrapassarem o limite de 20 páginas padrão, que não forem enviados em formato Word ou que não estiverem relacionados ao topico proposto.
ART. 5
Topico 3 para a seção Projetos
A grande trama territorial formada pelos Tratturi e, especialmente, pelos três grandes Tratturi Regi, L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Pescasseroli-Candela (juntos mais de 660 km) e pelos 130 municípios atravessados por eles, deve ser vista como um grande investimento histórico (capital fixo) que, partindo precisamente dos recursos históricos, naturais e das energias intrínsecas existentes (ver topico ensaios), pode constituir um impulso para o futuro.
Refletir sobre o “reuso” dos Tratturi como “caminhos dos pastores”, caminhos atuais religiosos e leigos, que convidam à socializar, a trazer visitantes para os centros internos, ao esforço de levar os rebanhos para os pastos de montanha e também novos habitantes para os centros em processo de despovoamento. Estabelecer um objetivo de reuso dos tratturi e dos centros em despovoamento pode criar um bom impulso para o futuro do território dos municípios atravessados. O reuso dos tratturi, também a favor dos pastos de montanha, favorece a recuperação dos recursos naturais existentes ali. Nestes antigos e vastos territórios, as pessoas poderão se encontrar novamente para realizar experiências de vida atual, embora com raízes na história profunda.
A Transumância ao longo dos Tratturi foi um caminho experiencial que gerou economia, socialização, cultura; esses dados devem ser um estímulo para os autores proporem uma projetualidade que faça justiça à história desses lugares e os faça renascer, através de “novos caminhos dos pastores” para pedestres, cavalos e bicicletas, através de percursos, em todas as estações, para visitantes de todas as idades e condições econômicas, vindos de todo o mundo. Os trabalhos desta seção serão orientados para propor, com o objetivo de repovoamento, soluções projetuais para o reuso dos tratturi e dos centros municipais em despovoamento, com descrições, gráficos, desenhos, videografia, não excluindo modelos teóricos, etc. O objetivo é tornar acessível essa grande trama territorial formada pelos três grandes Tratturi Regi, principalmente o Tratturo Magno L’Aquila-Foggia.
As propostas devem ter uma dimensão limitada, também como “protótipo” de solução. Serão projetos de grande alcance (Tratturo Magno 244 km e centenas de municípios), portanto, será importante indicar uma solução projetual para pontos específicos: travessia de rios, grandes estradas de acesso, manutenção extraordinária de trechos específicos de tratturi, percursos alternativos onde os tratturi históricos foram interrompidos, valorização e reuso de centros históricos menores; será, portanto, importante dar uma contribuição para o objetivo final, ou seja: “O reuso do Tratturo Magno em sua totalidade e continuidade do traçado de S. M. Collemaggio (L’Aquila) a San Michele Arcangelo (Gargano-Foggia), que atravessa 50 municípios”.
Requisitos para a participação na seção Projetos
O texto, inédito, em italiano ou outra língua, com tradução em paralelo, deve ser estruturado como um projeto realizável, cujo conteúdo estará relacionado ao topico mencionada acima. Pode conter gráficos, desenhos, mapas, videografia ou outro material explicativo relacionado ao projeto. O projeto não pode exceder 20 páginas padrão, sendo que a página contendo mapas ou gráficos será contada no número de 20 páginas. O projeto deve ser enviado em cópia eletrônica, exclusivamente em formato Word, para info@concorsoilrovo.it. Serão considerados fora de competição os trabalhos que ultrapassarem o limite de 20 páginas padrão, que não forem enviados em formato Word ou que não estiverem relacionados ao topico proposto.
ART. 6
Ao trabalho, redigido conforme o estilo escolhido, o candidato deverá anexar uma apresentação de suas informações pessoais (nome, sobrenome, data de nascimento), indicação dos contatos telefônicos e postais, o endereço de e-mail, uma breve biografia, com consentimento expresso para o tratamento dos dados pessoais e dos trabalhos enviados, preferencialmente em um único arquivo.
ART. 7
O prazo final para a participação no concurso está fixado para o dia 25 de setembro de 2025. Para eventuais esclarecimentos e duvidas, estão disponíveis os seguintes contatos telefônicos: (0039) 347 6836508 / (0039) 3409847297.
E-mail: info@concorsoilrovo.it
ART. 8
Serão premiados os três primeiros classificados das seções Prosa, Poesia, Ensaios e Projetos.
Os candidatos classificados em primeiro lugar na seção Prosa, na seção Poesia, na seção Ensaios e na seção Projetos serão premiados respectivamente com 1.500 € e uma placa comemorativa. Os segundos colocados serão premiados com 500 € e uma placa comemorativa. Os terceiros colocados serão premiados com uma placa comemorativa e produtos dos territórios. Em caso de empate, o prêmio em dinheiro será dividido igualmente entre os vencedores.
Os vencedores serão notificados prontamente. Os resultados serão divulgados publicamente. Menções especiais poderão ser atribuídas, a critério do Juri.
No dia da premiação, os vencedores deverão retirar pessoalmente os prêmios ou, em caso de grave, imprevista e justificada impossibilidade de participação, poderão ser representados por pessoas de sua confiança, com procuração e documento de identificação do autor.
ART. 9
Os membros do júri que tiverem parentesco com os participantes se absterão de votar, com menção em ata. O júri tem a faculdade de não atribuir prêmios e conceder menções, se as obras não forem consideradas dignas de premiação.
ART. 10
Os vencedores do prêmio literário “Il Tratturo Magno” e os vencedores do concurso geminado “Il Rovo” que desejarem participar da cerimônia de premiação do concurso “IL TRATTURO MAGNO” receberão um voucher, que lhes permitirá pernoitar na cidade de Chieti e receberão um pergaminho em memória do evento.
Geminação
O Concurso Literário “Il Rovo” tem a honra de receber, também neste ano, uma realidade cultural geminada, o concurso literário “Il Tratturo Magno”, dedicado à experiência da transumância, compartilhada por vários territórios: Abruzzo, Molise e Puglia, que desejam preservar e proteger esta preciosa experiência humana, fruto de um período inesquecível da vida agropastoral; uma experiência que gerou um autêntico espírito comunitário, fruto do encontro de vidas e destinos que conheciam as florestas e as planícies, o árduo trabalho e os profundos intercâmbios. Este precioso patrimônio deve ser preservado, lembrado, valorizado e evocado, pois as empresas coletivas unem os homens, tornando-os para sempre ligados aos lugares e a uma história compartilhada.
O objetivo deste prêmio é dar destaque a uma realidade que agora é exclusiva, para torná-la universalmente acessível. O prêmio “IL TRATTURO MAGNO” é a prova tangível de que a memória histórica permanece nos territórios de Abruzzo, Molise e Puglia e merece ser conhecida em todo o território nacional italiano, dos Apeninos ao Adriático, e internacionalmente, para a valorização e regeneração de territórios ricos em história, cultura, arquitetura e obras de arte únicas.
Lingua Spagnolo:
Se convoca el “Premio Literario Internacional IL TRATTURO MAGNO” V edición!
Se convoca la V edición del “Premio Literario Internacional IL TRATTURO MAGNO”. La ceremonia de entrega del premio se celebrará en la ciudad del Aquila el sábado 25 de octubre de 2025, en el “Palazzo Margherita”.
Los Tratturi: una red de antiguos caminos que nos narran la historia del pasado y nos proyectan hacia un futuro de regeneración social y económica de los territorios que atraviesan.
El pastoreo trashumante, que generó los Tratturi en el territorio italiano, se afirmó en el curso de la revolución neolítica (en Italia, alrededor del 4000 a.C.), con variaciones espacio-temporales entre las diferentes regiones. Las raíces del fenómeno se encuentran entre las más antiguas costumbres del ser humano, que siguiendo su instinto, el movimiento de las estrellas, y el curso de los ríos y los pastos para el ganado, se convirtió en migranteperiódico. Antes de que Roma marcara la Península con el mayor diseño viario de la antigüedad, los Tratturi ya se utilizaban para el comercio y el desplazamiento humano. El término “Tratturo” apareció durante los últimos siglos del Imperio Romano, como una deformación del término latino “tractoria”; este vocablo, en los Códigos de Teodosio (401-460) y de Justiniano (482-565), designaba el privilegio del uso gratuito del suelo propiedad del Estado, que se extendió al tránsito de los rebaños.
La trashumancia ha supuesto, en la realidad histórica, un fenómeno muy complejo, que ha involucrado diversos aspectos de la vida y la cultura de los pueblos que han vivido esta experiencia. Nació como migración espontánea de los animales que seguían los pastos más verdes y, en el siglo IV a.C., se convirtió en un fenómeno gestionado y controlado por los Samnitas, y ya en el siglo VII a.C., los “Dauni” de la antigua Arpi (nombre de la actual Foggia, derivado del griego) negociaban los pastos con la tribu de los Mársicos de la llanura del Fucino.
Por la específica naturaleza de los territorios de los Abruzos, se consolidaron en ellos la ganadería ovina y la “trashumancia inversa”, es decir, la costumbre de los pastores de residir permanentemente con sus familias en las ciudades de montaña y descender a la llanura en invierno. En otros países europeos, residían cerca del mar y se trasladaban en verano a la montaña. Este fenómeno marca al paisaje, e influye en el nacimiento de las ciudades y de los centros religiosos y ferias que se desarrollan a lo largo de los Tratturi. Aunque se consolidó en época romana, gracias al poder centralizado capaz de gestionar los pastos en la montaña y en la llanura, la ganadería trashumante se redujo con la fragmentación del gobierno del territorio en el período de la Alta Edad Media. Se reactivó después del año 1000 con los normandos, Federico II y los angevinos.
El máximo desarrollo de la ganadería trashumante y la estructura más amplia de la red real de “traturos” comenzaron en el siglo XV, con Alfonso V de Aragón el Magnánimo, el cual, inspirándose en la Mesta española, en 1447 definió los Tratturi y la Aduana de Foggia con “la conduccion de las ovejas en Puglia”, dentro del Reino de Nápoles y bajo el nuevo poder centralizado de la Corona.
Hoy, la trashumancia de los rebaños es extremadamente reducida y se realiza con camiones; sin embargo, es fundamental comprender cómo este fenómeno caracterizó durante siglos el territorio de los Abruzos, Molise y Puglia. La red completa de los Tratturi, en el Reino de Nápoles, iba desde el Aquila hasta Taranto y Matera, cubriendo aproximadamente 3000 km de caminos herbosos. El más importante de los Tratturi reales (tres principales y dos ramificaciones) es el Tratturo Magno, de 244 km, que parte de la Basílica de Collemaggio, en la ciudad del Aquila, y llega hasta Foggia. Se trata del más marítimo y “adriático” de los Tratturi, unico caso en el que las ovejas y los pastores llegaban a tocar el mar.
Los Tratturi y los pueblos que atraviesan deben ser protegidos y regenerados como bienes físicos y de la memoria histórica de las gentes de los Abruzos, Molise y Puglia. Tras este breve recorrido histórico, se comprende cómo la trashumancia ha sido una experiencia humana, cultural y económica crucial y cómo los Tratturi han favorecido intercambios culturales, lingüísticos y emocionales que han enriquecido a la sociedad.
Este año, junto a las secciones ya existentes (Poesía, Prosa y Ensayo), nace una nueva: la sección de Proyectos. En este nuevo espacio, expertos en la materia podrán desarrollar proyectos concretos sobre cómo utilizar estos territorios, ricos en historia y arte, para hacer realidad el anhelado “Camino de los Pastores”.
El objetivo es resaltar nuevos aspectos culturales y proyectar la regeneración de estos lugares a través de una economía lenta que revitalice los territorios. En esta quinta edición, seguimos comprometidos con el desarrollo de iniciativas abiertas al mundo internacional, con una llamada especial a los descendientes de italianos en el extranjero, que podrán participar con textos en idiomas extranjeros con traducción adjunta.
Este premio invita a los jóvenes a imaginar nuevas vidas en estos lugares de gran riqueza histórica y cultural. Solo así la memoria podra ayudar a construir el mañana y no quedarse solamente en mera nostalgia.
CONVOCATORIA DE PARTICIPACIÓN EN LA V^ EDICIÓN DEL CONCURSO LITERARIO
“IL TRATTURO MAGNO” AÑO 2025
REGLAMENTO
Art. 1
Tema 1 para la sección Poesía y Prosa
La trashumancia y los tratturi han sido fenómenos económicos, sociales y existenciales, además de vehículos de intercambio y de relaciones culturales y lingüísticas. Grandes tradiciones e idiomas se han encontrado también a lo largo de los tratturi, donde se desarrollaba una intensa vida comunitaria (fiestas, mercados, artes, etc.), con influencias recíprocas que expresaban un fecundo sistema de valores, generado por la profunda y secular experiencia humana que la trashumancia ha encarnado a través de los tratturi.
Estas verdades históricas, basadas principalmente en la convivencia humana y comunitaria, pueden iluminar todavía hoy esos caminos de pastores con rebaños, pero también con recorridos “humanos”, actualizándolos en una dialéctica positiva, con el crecimiento de la vida y de los viajes “virtuales” de la sociedad contemporánea.
Los autores darán voz a sus reflexiones sobre estos temas a través de un relato o un poema.
ART. 2
Requisitos para la participación en la sección Prosa
El texto, inédito, en lengua italiana u otro idioma, con traducción adjunta, deberá ser una composición en prosa, mecanografiada, con una extensión máxima de cinco páginas estándar, que deberá enviarse en formato Word (no se aceptarán archivos en PDF, otros formatos ni fotografías del texto) en copia electrónica a info@concorsoilrovo.it.
Se podrá participar con un único texto en prosa. Serán excluidos los trabajos que superen la extensión indicada en la convocatoria, que no sean enviados en formato Word o que no se ajusten al tema propuesto.
ART. 3
Requisitos para la participación en la sección Poesía
El texto, inédito, en lengua italiana, dialecto u otro idioma, con texto italiano adjunto, deberá ser una composición en verso o prosa poética, mecanografiada, con una extensión máxima de 30 versos o, en el caso de prosa poética, de 100 palabras, y deberá enviarse en copia electrónica, exclusivamente en formato Word, a info@concorsoilrovo.it.
Se podrá participar con un máximo de dos textos poéticos. Serán excluidos los trabajos que superen la extensión máxima de 30 versos o 100 palabras en el caso de prosa poética, que no sean enviados en formato Word ,o que no se ajusten al tema propuesto.
ART. 4
Tema 2 para la sección Ensayos
Los tratturi y la trashumancia han generado una gran economía territorial “sostenible”, que ha contribuido a dar vida a los “pueblos de montaña”, a la profunda civilización pastoral y campesina, y a siglos de bienestar en las regiones implicadas. Son valores importantes que aún hoy se evidencian en los centros históricos, conventos, abadías, iglesias, monumentos y palacios.
La ciudad de L’Aquila, fundada en 1250, pronto se convirtió en un nudo económico y comercial, en un centro neurálgico de la movilidad longitudinal de la Italia apenínica interna (vía degli Abruzzi, Florencia-Nápoles). Solo dos siglos después, la ciudad resistió a importantes fuerzas militares, como el agresivo asedio de Braccio da Montone (1423-1424).
La creación del sistema de conexiones internas norte-sur, como los Tratturi Regi entre Abruzos, Molise, Campania y Apulia (Dogana de Foggia, 1447, Alfonso de Aragón), fomentó el desarrollo comercial y dio gran dinamismo cultural a todas las localidades involucradas. Fueron los tratturi los que reactivaron la función de comunicación a distancia (después del año 1000), como en tiempos de los romanos; de hecho, la Alta Edad Media había experimentado una drástica reducción de las vías de comunicación, con movilidad de corto alcance.
A lo largo de los tratturi han transitado hombres, rebaños, lenguas, costumbres; las culturas se han “mezclado” y enriquecido mutuamente.
En la historia de L’Aquila, por su peculiar ubicación en el límite norte del Reino y en la región terminal (Abruzos) de los grandes Tratturi Regi (en particular el L’Aquila-Foggia), el éxito económico y político de la ciudad se ha consolidado con el tiempo. A pesar de los periódicos eventos sísmicos destructivos (terremotos en 1315, 1398, 1646, 1703, 1915, 2009), gracias a la solidaridad general y, sobre todo, a la ayuda de la economía pastoral (Tratturi y Trashumancia), L’Aquila ha sido reconstruida en múltiples ocasiones y enriquecida con arte y cultura, una cultura que ha llegado hasta nuestros días.
Dos importantes eventos partirán del lugar de inicio de la Trashumancia: la ciudad de L’Aquila será la Capital Italiana de la Cultura en 2026; además, en 2025 tendrá lugar el Jubileo en Roma, lo que refuerza el fuerte vínculo con L’Aquila y con la basílica de Collemaggio, lugar de la primera proclamación de la “Perdonanza”, promovida por el Papa Celestino V en 1294. Como es sabido, el primer Jubileo fue proclamado por Bonifacio VIII en 1300, pero se cree que fue inspirado en la Perdonanza Celestiniana.
Estos puntos de reflexión sobre los Tratturi, la trashumancia y la ciudad de L’Aquila, así como otras ciudades, deben servir de estímulo para profundizar en el conocimiento histórico (cartografía antigua de los tratturi, las reintegraciones, los centros históricos del territorio, los santuarios, etc.), con el fin de comprender mejor el presente y contribuir a una reutilización compatible del “capital fijo existente” (tratturi, ciudades de colina y montaña, pastos de montaña, etc.) en el futuro. Los participantes deberán centrar su atención en el territorio concreto, en su glorioso pasado, pero, sobre todo, proyectándolo hacia el futuro.
Requisitos para la participación en la sección Ensayos
El texto, inédito, en lengua italiana u otro idioma, con traducción adjunta, deberá estructurarse como un ensayo cuyo contenido esté relacionado con el tema mencionado. La extensión máxima del texto no podrá superar las 20 páginas estándar, y deberá enviarse en copia electrónica, exclusivamente en formato Word, a info@concorsoilrovo.it.
Se excluirán aquellos trabajos que excedan las 20 páginas estándar, que no sean enviados en formato Word, o que no sean pertinentes al tema.
ART. 5
Tema 3 para la sección Proyectos
La gran red territorial constituida por los Tratturi y, en particular, por los tres grandes Tratturi Regios (L’Aquila-Foggia, Celano-Foggia, Pescasseroli-Candela, con un total de más de 660 km) y los 130 municipios que atraviesan, debe considerarse como una gran inversión histórica (capital fijo) que, partiendo precisamente de sus recursos históricos, naturales y de las energías intrínsecas existentes (ver sección Ensayos), puede convertirse en un motor para el futuro.
Se invita a reflexionar sobre la “reutilización” de los Tratturi como “caminos de los pastores”, caminos actuales tanto religiosos como laicos, que invitan a la socialización y atraen visitantes a los centros internos, fomentando el regreso de los rebaños a los pastos de montaña y el repoblamiento de los pueblos en declive.
Establecer un objetivo de reutilización de los tratturi y de los pueblos despoblados puede convertirse en un punto de partida clave para el futuro del territorio y sus comunidades. La reutilización de los tratturi, incluso para apoyar a los pastos de montaña, favorece la recuperación de los recursos naturales existentes en esos lugares. En estos antiguos y vastos territorios, las personas podrán encontrarse nuevamente para vivir experiencias actuales con raíces en su historia profunda.
La Trashumancia a lo largo de los Tratturi ha sido un camino experiencial que ha generado economía, socialización y cultura; estos elementos deben servir de inspiración para que los autores propongan proyectos que den valor a la historia de estos lugares y los hagan renacer, a través de “nuevos caminos de los pastores” accesibles para peatones, caballos y bicicletas, con rutas adecuadas para visitantes de todas las edades y condiciones económicas, procedentes de todo el mundo.
Los trabajos de esta sección deberán proponer, con el objetivo del repoblamiento, soluciones de reutilizació de los tratturi y de las localidades despobladas, incluyendo descripciones, gráficos, dibujos, video gráficos, sin excluir modelos teóricos, etc. El propósito es hacer accesible esa gran red territorial compuesta por los tres grandes Tratturi Regi, centrándose principalmente en el Tratturo Magno L’Aquila-Foggia.
Las propuestas deberán tener una dimensión limitada, incluso como “prototipo” de solución. Sin embargo, dado que se trata de proyectos de gran alcance (Tratturo Magno: 244 km y cientos de municipios), será fundamental indicar soluciones puntuales para:
- Cruce de ríos,
- Grandes carreteras,
- Mantenimiento extraordinario de tramos específicos de tratturo,
- Rutas alternativas donde los tratturi históricos han sido interrumpidos,
- Valorización y reuso de pequeños centros históricos.
Se trata, por lo tanto, de contribuir al objetivo final: “La reutilización del Tratturo Magno en su totalidad y continuidad del trazado desde S. M. Collemaggio (L’Aquila) hasta San Michele Arcangelo (Gargano-Foggia), atravesando 50 municipios”.
Requisitos para la participación en la sección Proyectos
El texto, inédito, en lengua italiana u otro idioma, con traducción adjunta, deberá estructurarse como un proyecto realizable, cuyo contenido sea pertinente al tema indicado.
Podrá incluir gráficos, dibujos, mapas, video gráficos u otro material explicativo relacionado con el proyecto. La extensión máxima será de 20 páginas estándar, incluidas aquellas que contengan mapas o gráficos, y deberá enviarse en copia electrónica, exclusivamente en formato Word, a info@concorsoilrovo.it.
Se excluirán aquellos trabajos que excedan las 20 páginas estándar, que no sean enviados en formato Word ,o que no sean pertinentes al tema.
ART. 6
El candidato deberá adjuntar al trabajo, redactado según la modalidad estilística elegida, una presentación con sus datos personales (nombre, apellidos, fecha de nacimiento), sus datos de contacto (teléfono, dirección postal, correo electrónico) y una breve biografía, incluyendo el consentimiento expreso para el tratamiento de los datos personales y de los trabajos enviados, preferiblemente en un único archivo.
ART. 7
La fecha límite para participar en el concurso es el 25 de septiembre de 2025.
Para cualquier aclaración o precisión, están disponibles los siguientes contactos telefónicos:
📞 347 6836508 / 340 984 7297
📧 Correo electrónico: info@concorsoilrovo.it
ART. 8
Se premiará a los tres primeros clasificados en las secciones Prosa, Poesía, Ensayos y Proyectos.
Los ganadores del primer lugar en cada una de las secciones recibirán un premio de 1.500 € y una placa conmemorativa.Los segundos clasificados recibirán 500 € y una placa conmemorativa.
Los terceros clasificados serán premiados con una placa conmemorativa y productos típicos de los territorios.
En caso de empate (ex aequo), el premio en metálico se dividirá en partes iguales entre los ganadores.
Los ganadores serán informados oportunamente y los resultados se harán públicos. La Junta del Jurado podrá asignar menciones especiales según su criterio.
El día de la premiación, los ganadores deberán recoger personalmente sus premios o, en caso de grave, imprevista y justificada imposibilidad de asistencia, podrán ser representados por una persona de su confianza, con delegación firmada y documento de identidad del autor.
ART. 9
Los miembros del jurado que tengan vínculos de parentesco con algún participante se abstendrán de la votación, lo que será mencionado en el acta.
El Jurado tiene la facultad de no asignar premios ni menciones si considera que las obras presentadas no son merecedoras de reconocimiento.
ART. 10
Los ganadores del Premio Literario “Il Tratturo Magno” y los ganadores del concurso hermanado “Il Rovo” que deseen asistir a la ceremonia de premiación del concurso IL TRATTURO MAGNO recibirán un voucher que les permitirá alojarse en la ciudad de Chieti y recibirán un pergamino conmemorativo del evento.
Hermanamiento
El Concurso Literario “Il Rovo” se honra en acoger, también este año, a un concurso hermano: el Concurso Literario “Il Tratturo Magno”, dedicado a la experiencia de la trashumancia, compartida por varias regiones como Abruzos, Molise y Puglia, que buscan preservar y proteger este valioso legado humano.
Se trata de una experiencia que marcó una época inolvidable en la vida agropecuaria, generando un auténtico espíritu comunitario, fruto del encuentro de vidas y destinos que conocían los bosques y llanuras, el esfuerzo arduo y el profundo intercambio cultural.
Este valioso patrimonio debe preservarse, recordarse, valorarse y evocarse, porque las grandes empresas colectivas fortalecen los lazos entre las personas, creando un vínculo eterno con sus territorios y con una historia compartida.
El objetivo de este premio es dar visibilidad a una realidad actualmente limitada a los especialistas, haciéndola universalmente accesible.
El Premio “Il Tratturo Magno” es la prueba tangible de que la memoria histórica sigue viva en los territorios de Abruzos, Molise y Puglia, y merece ser conocida en todo el territorio nacional, desde los Apeninos hasta el Adriático, e incluso a nivel internacional, contribuyendo así a la valorización y regeneración de regiones ricas en historia, cultura, arquitectura y obras de arte únicas.